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Giulio Cassanelli | La Gravità del Segno


Azione, gesto, materia: queste le parole chiave del lavoro di Giulio Cassanelli, artista bolognese classe 1979 che opera basandosi sulla bellezza del caso e del momento.

I media che Giulio Cassanelli utilizza sono molteplici, tutti accomunati da un approccio performativo e dalla documentazione fotografica del processo di trasformazione dei corpi, i quali entrano in contatto tra loro grazie al gesto attivo dell’artista stesso. L’artista, operante tra Italia e Svizzera, conduce un’instancabile ricerca incentrata sul mutare della materia e le sue opere si configurano come un concentrato di casualità e autodeterminazione.

Universi micro cellulari e galassie acquerello

Sono note le sue poetiche pitture realizzate mediante bolle di sapone in volo; una tecnica, questa, presentata per la prima volta da Cassanelli in occasione della mostra Follow Fluxus (2012) e sviluppata nel corso del tempo grazie ad interventi di live painting che gli consentono di imprimere per sempre la traccia colorata e accidentale dell’esplosione della bolla di sapone. Universi micro cellulari e spazi cosmici in toni acquerello sono il giocoso e delicato risultato di questo procedimento, tanto semplice quanto complesso.

La Gravità del Segno: una nuova ricerca formale 

A partire dal 16 maggio e fino all’8 giugno 2019 sarà possibile, presso gli spazi di MIRO Architetti a Bologna, ammirare alcune opere della ricerca denominata La Gravità del Segno, portata avanti dall’artista dal 2018. I materiali che Cassanelli utilizza per questa nuova serie sono oggetti metallici di varie forme e dimensioni che, arroventati, vengono fatti cadere su superfici di polistirene espanso. I segni che derivano dalla progressiva erosione del polistirene (che, a contatto con il metallo incandescente, viene letteralmente fuso in maniera irregolare) e la modalità con cui essi prendono forma suggeriscono ai curatori Giovanni Avolio e Maria Chiara Wang il titolo della mostra: NOWHERE, ovvero, l’espressione dell’“hic et nunc” che identifica il momento presente, l’attimo in cui l’opera prende forma.

 

Lo spazio dice alla materia come muoversi,
La materia dice allo spazio come incurvarsi | John Archibald Wheeler

 

 

La costante di questa serie – che comprende Superfici, Curvature e Traiettorie – è, come si può immaginare, la fisica degli elementi e la forza di gravità che permette ai segni astratti di prendere vita sulle superfici di polistirene sensibile al calore.

 

Informazioni utili:

NOWHERE, a cura di Giovanni Avolio e Maria Chiara Wang

Dove: MIRO Architetti, via Sant’Apollonia, 25 (BO)

Quando: dal 16 maggio all’8 giugno 2019

Orari: Lun-Ven su appuntamento

Ulteriori dettagli su orari e modalità di prenotazione qui.


Per maggiori informazioni visita il sito dell’artista, attivo anche su Instagram come @giuliocassanelli.

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